Rimini | Casa, 852 sfratti nel 2013
Nel 2013, il dato si ferma ad agosto, sono stati pari a 852 gli sfratti nella provincia di Rimini, con un aumento del 27% rispetto al 2012. Stabile il numero della abitazioni sfitte che continua a posizionarsi tra le 15 e le 16mila. I dati sono stati forniti oggi nell’ambito del workshop di Cgil, Cisl e Uil sulle politiche abitative.
“È necessario al più presto che le amministrazioni pubbliche creino una banca dati per tutti i comuni della provincia (a cominciare dal Comune capoluogo), con un monitoraggio continuo e puntuale, inserendo dati con la stessa metodologia per potere effettuare confronti precisi e periodici”, chiedono i sindacati. “Vanno inoltre monitorati gli edifici non utilizzati. Sia quelli privati (quali alberghi fuori mercato e abitazioni i cui proprietari non hanno le condizioni per fare la necessaria manutenzione ma che potrebbero essere inserite sul mercato anche dimezzando gli appartamenti con affitti a lungo termine) sia quelli pubblici (patrimonio Asp, enti locali, caserme) e quelli delle aziende partecipate”.
Ingredienti della ricetta per le politiche abitative che oggi Cgil, Cisl e Uil hanno condiviso con le amministrazioni locali anche incentivi per “la manutenzione, la riqualificazione e la messa a norma energetica sismica e antincendio del centro storico, di alcuni quartieri specifici della nostra città, oltre naturalmente a edifici pubblici e privati” e un “housing sociale, con servizi nuovi rispetto ai tradizionali, nella logica di spazi comuni, buon vicinato, condominio solidale”. Il tutto anche “per rilanciare l’economia e per creare nuova occupazione”, dal momento che la tendenza del 2013 per la cassa integrazione “è quella di confermare i 9 milioni di ore del 2012. Per quanto riguarda mobilità e disoccupazione sia ordinaria che straordinaria, sono confermati i dati del 2012, con una aggravante: nel 2013 sono stati avviati al lavoro meno lavoratori e hanno svolto un periodo di lavoro mediamente più breve”.